L'Imu dei terreni ex montani si avvia verso una proroga a giugno e il
Governo punta a sfruttare questo tempo per individuare criteri
più solidi con cui distinguere chi dovrà pagare da chi invece manterrà l'esenzione.
Lo strumento tecnico per far slittare la scadenza, decreto
legge da far confluire nella manovra o emendamento alla stessa legge di
stabilità, sarà scelto a breve, ma la decisione politica è stata presa e
sarà confermata stamattina dal sottosegretario all'Economia Pier Paolo
Baretta in risposta al question time al Senato. Nulla cambia, invece,
per i terreni che già pagavano l'Imu con le vecchie regole.
La rivolta corale contro il decreto retroattivo spuntato in questi
giorni, che ha coinvolto associazioni dell'agricoltura, professionisti e
amministratori locali sta dunque per
ottenere un primo risultato.
Il rinvio sarà accompagnato da una forma di
“accertamento convenzionale” dell'entrata, perché i 350 milioni che i
proprietari non più esenti avrebbero dovuto pagare sono già stati spesi
nel mosaico delle coperture al bonus da 80 euro e a dicembre i conti dei
Comuni non possono più essere corretti.
A spingere definitivamente il Governo verso la proroga sono stati
anche i pesanti smottamenti politici che l'apparizione del decreto aveva
prodotto nella stessa maggioranza. Ieri 100 deputati del Pd hanno
firmato la lettera promossa dai loro colleghi Enrico Borghi, Massimo
Fiorio e Walter Verini per chiedere a Renzi e Padoan di spostare la
scadenza. E anche nell'Ncd c'era aria di battaglia, come annunciato per
esempio da Nunzia De Girolamo, ministro delle Politiche agricole nel
Governo Letta e oggi presidente dei deputati alfaniani.
Il rinvio della scadenza, che con tutta probabilità sarà spostata a
giugno 2015 in concomitanza con l'acconto della futura «tassa
locale», è solo la prima mossa, perché anche i criteri utilizzati
per individuare i nuovi contribuenti hanno bisogno di una revisione
decisa se non vogliono andare incontro a un sicuro contenzioso.
Per
definire la geografia dei pagamenti il decreto ha diviso i
Comuni in tre fasce, sulla base dell'«altitudine al centro», misurata
cioè nel punto in cui si trova il municipio: l'esenzione totale sarebbe
stata limitata ai Comuni con altitudine superiore a 600 metri, mentre
fra 281 e 600 metri l'Imu avrebbe evitato solo i terreni posseduti da
coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali e nei Comuni
fino a 280 metri avrebbe invece coinvolto tutti.
I terreni, però, in genere non si trovano nella piazza centrale e un
criterio così puntuale avrebbe finito per ignorare la geografia dei
tanti Comuni, per esempio alle Cinque Terre o in Costiera Amalfitana,
nel Monferrato oppure in Umbria, hanno il centro abitato a un'altitudine
inferiore rispetto ad ampie aree del territorio.
Il problema nasce dal fatto che la “riforma” dell'Imu agricola è
partita dalla coda, cioè dall'esigenza di trovare in qualche modo i 350
milioni già scritti nel decreto sul bonus Irpef. L'amministrazione, a
quanto risulta, aveva tentato qualche strada alternativa, considerando
per esempio la media fra il terreno più alto e quello più basso oppure
un'altitudine indicativa calcolata sull'ampia maggioranza (l'80%) del
territorio comunale, ma secondo i calcoli un sistema di questo tipo non
sarebbe riuscito a raggranellare più di 300 milioni.
I mesi aggiuntivi
che il Governo sta per darsi potrebbero servire anche per
trovare in qualche altro modo i 50 milioni mancanti, una cifra non
impossibile per un bilancio pubblico da 800 miliardi. Sempre che le
stime reggano alla prova dei fatti, perché l'allegato al decreto con le
cifre divise per Comune è stato subito contestato da parecchie
amministrazioni locali.
L'ostacolo fondamentale è stato rappresentato dal
calendario: la revisione delle esenzioni è prevista fin da aprile, ma il
decreto attuativo è spuntato solo a pochi giorni da una scadenza che
avrebbe imposto a milioni di contribuenti di versare tutta l'Imu
dell'anno.
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Bibliografia:
Gianni Trovati, Il Sole 24ore, http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-12-04/imu-terreni-arriva-rinvio-080639.shtml?rlabs=1
Bibliografia:
Gianni Trovati, Il Sole 24ore, http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2014-12-04/imu-terreni-arriva-rinvio-080639.shtml?rlabs=1
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