Legge sull'ABORTO, L. 194/1978
Mercoledì 20 giugno la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla
compatibilità o meno della legge 194/78, cioè quella che regola il
ricorso all'aborto, con gli articoli 2 e 32 della Costituzione italiana
che tutelano rispettivamente i diritti inviolabili dell'uomo e la salute, su richiesta di un giudice tutelare di Spoleto.
Il magistrato umbro ha basato il suo ricorso su una sentenza della
Corte di giustizia dell'Unione Europea che, secondo la sua
interpretazione, equiparerebbe di fatto gli embrioni umani all'essere
umano vero e proprio, stabilendo quindi il principo che qualunque tutela
per il secondo dovrebbe essere estesa anche ai primi.
Nel caso in
cui passasse questa intepretazione il ricorso all'interruzione di
gravidanza diverrebbe incostituzionale e la 194 crollerebbe.
Non si è abortisti o a favore dell'aborto, ma della libera scelta.
L' aborto è una scelta personale, non un dibattito politico.
L'ABORTO TERAPEUTICO E' UNA SCELTA PERSONALE CONDIVISIBILE O MENO.
L'ABORTO PER COMODO, E' SOLO UNA SCELTA.
COME BERE ALCOLICI OLTRE IL LIMITE CONSENTITO PRIMA DI PRIMA DI METTERSI ALLA GUIDA.
E' CHIARO CHE VI SONO CASI LIMITE, COME AD ESEMPIO IN CASO DI STUPRO O
VIOLENZA PRIVATA, MA SONO APPUNTO CASI-LIMITE, QUINDI ECCEZIONI ALLA
REGOLA GENERALE.
A MIO AVVISO LA REGOLA DEV'ESSERE CHE:
ART. 1 L'ABORTO PER MOTIVI DI SALUTE DEVE ESSERE CONSENTITO.
ART. 2 L'ABORTO PER SCELTA ECONOMICA, SOCIALE, O DI COMODO, NON PUO' ESSERE CONSENTITO DALLA LEGGE DELLO STATO ITALIANO.
L'ABORTO PER COMODO, INFATTI, (ES. PERCHE' MI SONO DIMENTICATO/A DI
USARE CONTRACCETTIVI) NON PUO' ESSERE AMMESSO, SALVO CHE IN CASI
ECCEZIONALI, CHE DEVONO TUTTAVIA ESSERE PREVISTI PER LEGGE, E COMUNQUE
IN OGNI CASO RICONDOTTI AL PRUDENTE APPREZZAMENTO DEL GIUDICE.
SONO D'ACCORDO COL GIUDICE DI SPOLETO.
CHIARIAMO INCONTROVERTIBILMENTE IL PUNTO E DECIDIAMO SALOMONICAMENTE E
UNA VOLTA PER TUTTE SE L'ABORTO PUO' O DEVE ESSERE CONSENTITO.
DOPODICHE', SMETTIAMO DI PARLARNE.
ACCETTIAMO CHE AL MONDO CI SIANO SITUAZIONI LIMITE PER CUI E' NECESSARIO PORRE FINE A UNA SPERANZA DI VITA.
PER NON PORRE FINE A DUE VITE INSIEME. MADRE E FIGLIO.
CHI E' ONESTO INTELLETTUALMENTE CREDO CHE NON POSSA SOSTENERE IN
COSCIENZA E MORALE ETICA CIVILE, CHE SE UNA DONNA E' STATA STUPRATA DEVE
PER FORZA METTERE AL MONDO UN FIGLIO DI UN DELINQUENTE, SE NON SE LA
SENTE.
NON POSSIAMO PRETENDERLO.
POSSIAMO DIRE, DA
CREDENTE DI UN DETERMINATO SENTIRE RELIGIOSO, IO PERSONALMENTE NON ABORTIRO' MAI.
NEMMENO IN QUEL CASO; MA COMUNQUE LASCIARE UNA VIA D'USCITA NETTA E CHIARA
RITENGO SIA D'OBBLIGO.
PERCHE' LA SCELTA DI NON ABORTIRE MAI IN NESSUN CASO, QUESTA E' UNA SCELTA PERSONALE, CORAGGIOSA E COERENTE, DISINTERESSATA.
MA NON POSSIAMO NEMMENO PENSARE SERIAMENTE DI IMPORRE IL NOSTRO SENTIRE
RELIGIOSO A TUTTI, ANCHE A COLORO CHE NON CREDONO CHE LA VITA DI UN
FETO ABBIA LO STESSO VALORE DI QUELLA DELLA MADRE.
NON SO CHI SIA IL GIUDICE DI SPOLETO, MA A LUI O LEI VA TUTTA LA MIA STIMA.
ASPETTO UNA VOSTRA PAROLA IN MERITO.
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