La protagonista Carol Danvers, al di là della storia, dei superpoteri, degli effetti speciali, incarna un modello dirompente: il primo Avenger.
Offre allo spettatore venuto per un film di puro intrattenimento popolare un messaggio importante: non è il superpotere che la rende una Super Eroina, ma il coraggio e la tenacia di rialzarsi sempre quando cade. LA vita le riserva molte sfide, lei non vuole accontentarsi di fare quello che fanno tutte le altre, ma vuole seguire la sua strada, le piace la sfida, vuole diventare pilota.
E' una pioniera e come tutte le pioniere che aprono una strada nuova è dura, anzi durissima.
Ma a tutti quelli che la vedono cadere e le dicono: "Lascia perdere, non ce la fai" lei risponde con altrettanta caparbietà rialzandosi sempre, per quanto sia brutta la caduta.
Ci riprova e non demorde fino a quando non riesce a realizzare i suoi sogni, quando lotta per ciò che ritiene giusto. Si rialza e combatte più di prima, con rinnovata determinazione.
"Ho sempre combattuto con le mani dietro la schiena, che succederà quando le avrò completamente libere?"
Quante sono le Carol Danvers nel mondo? Tantissime.
Penso a Malala con la sua battaglia per l'istruzione femminile, a Greta con i suoi Fridays for future, a tante altre donne e giovani donne che nonostante la loro condizione marginale nella società stanno riuscendo a fare grandi cose in campi come l'istruzione, la scienza, il volontariato, la cultura.
Pensiamo a cosa potremmo fare se smettessimo di ascoltare chi ci dice che non ce la possiamo fare?



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