Tutte le donne di Prassagora

Tutte le donne di Prassagora
Pride and Prejudice, Jane Austen

mercoledì 22 aprile 2015

Auguri Rita!


Rita Levi-Montalcini (Torino, 22 aprile 1909 – Roma, 30 dicembre 2012) è stata una neurologa e senatrice a vita italiana, Premio Nobel per la medicina nel 1986.

Negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all'identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa ONGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Insignita anche di altri premi, è stata la prima donna a essere ammessa alla Pontificia Accademia delle Scienze.
Il 1º agosto 2001 è stata nominata senatrice a vita "per aver illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo scientifico e sociale".
È stata socia nazionale dell'Accademia dei Lincei per la classe delle scienze fisiche ed è stata socia-fondatrice della Fondazione Idis-Città della Scienza.

Si tratta senza dubbio di una grande donna che ha dato lustro all'Italia per le sue competenze, la sua genialità e la sua grande sensibilità. 

Auguri Rita, non ti abbiamo dimenticata, sei ancora tra noi, in qualche modo e illumini il cammino di tante giovani scienziate con l'esempio della tua vita.

martedì 21 aprile 2015

Il vento di marzo: Maria, simbolo della madre



Venerdì 17 aprile a Modena presso il Punto di Lettura di Cognento, si è svolta una "rilettura" molto particolare della vita di S. Maria vergine, madre di Gesù Cristo.
La figura di Maria viene "rivisitata" da un gruppo di corsisti di un laboratorio di scrittura. Partendo da tre grandi romanzi contemporanei si giunge a una reinterpretazione collettiva dei testi in un'unica performance teatrale: "Il vento di marzo".

Si tratta di un "Reading", una particolare modalità di mettere in scena tramite attori-lettori, opere letterarie attraverso una rielaborazione in chiave teatrale dei testi e la creazione di un'opera nuova, di una trasposizione dal genere letterario al genere teatrale di una storia. Il "copione" è opera della scrittrice e critica letteraria Sandra Tassi, nota per i suoi corsi di scrittura letteraria e lettura consapevole.

La storia prende le mosse dalle Sacre Scritture per poi offrire allo spettatore un completo cambio di prospettiva: dalla visione asettica delle vicende della protagonista di cui abbiamo memoria dai ricordi del catechismo, si viene trasportati nella dimensione più laica e profondamente umana delle vicende di una madre, chiamata al sacrificio estremo e terribile di assistere alla morte del proprio figlio.
Ciò che colpisce maggiormente lo spettatore è la grande sensibilità dimostrata nel trasporre vicende religiose in un'opera quanto mai attuale e avvincente in cui la storia viene a crearsi dall'intreccio delle voci dei personaggi che ricordano e rivivono i fatti del passato, sull'onda delle emozioni del passato e del presente, in cui le due dimensioni temporali si intrecciano e si sovrappongono.

La narrazione è condotta dalla voce della protagonista che sdoppiata nella se stessa passata e presente, rende con assoluta verosimiglianza, le emozioni contrastanti di un genitore da quando aspetta suo figlio a quando lo vede nascere, a quando il figlio cresce e infine quando viene a mancare. Anche l'accompagnamento musicale di flauto dolce e chitarra, contribuiscono alla creazione della giusta atmosfera per godersi lo spettacolo.

Opera di profonda sensibilità emotiva, "Il Vento di Marzo" è un "collage" di vari romanzi: "In nome della madre" di Erri De Luca, "Il Vangelo dei bugiardi" di Naomi Alderman e Colm Toibin, "Il testamento di Maria".

Assolutamente da vedere.