Tutte le donne di Prassagora

Tutte le donne di Prassagora
Pride and Prejudice, Jane Austen

sabato 22 settembre 2012

Legge sulla Procreazione Assistita: lettera aperta alla Sen. Finocchiaro


Lettera aperta alla Senatrice Anna Finocchiaro:

Gentile Anna Finocchiaro,

A mio avviso non si tratta di una "legge controversa persino inumana" ma di una legge illogica e incoerente che viene incontro solo alle richieste dei bigotti e non tutela la dignità nè la salute della donna nel suo complesso! Qualsiasi medico degno di questo nome glielo potrà confermare.

Inoltre occorre smettere di essere ASSERVITI agli UMORI/MALUMORI del Vaticano (alias Sig.ra Binetti&Friends) i quali decidono sia per i cattolici sia per i cittadini siano atei, musulmani o di altri credi.

Questa LEGGE n. 40 sulla fecondazione è una VERGOGNA per uno STATO che DOVREBBE essere ma a tutt'oggi non è LAICO.

FUORI IL VATICANO DALLE QUESTIONI MORALI ED ETICHE.

Parlino in Chiesa (come è giusto che sia) e NON impongano il loro Credo a tutti i cittadini. (inclusi gli ATEI).
E io sono cattolica...

Ci vuole Rispetto per la sensibilità di ognuno.
Mi aspetto più coraggio dal PD.
CHI ha votato pro DIVORZIO? Tutti, non solo chi votava a sinistra.
CHI pro ABORTO?Idem
E ora?
La coerenza?
Il coraggio di cambiare?
Appunto.

CAMBIATE PRIMA VOI. Date l'esempio invece di aspettare l'Europa.

Non è più tempo di vacche grasse.
Dovreste tagliarvi subito i vitalizi . Dare il buon esempio mi pare il minimo.

Per primi Voi del PD o perderete del tutto la credibilità agli occhi di tutti, anche dei vostri elettori.

Quando si attuerà finalmente la lotta all'evasione fiscale e i tagli agli stipendi dei supermanager? E i privilegi anche a chi non fa più parte del Parlamento da anni?

Noi vi abbiamo dato mandato elettorale per cambiare le cose.
L'Italia sta male, soffre per la crisi economica in cui siamo impantanati e voi potete e DOVETE pensare alle riforme e ATTUARLE una buona volta.

A noi cittadini NON INTERESSANO le vostre BEGHE INTERNE per le POLTRONE.
Siamo ormai oltre il disgusto per questa situazione che si protrae da lunghi, troppi anni.
Pensateci. E poi agite senza perdere tempo. Noi chiediamo questo agli amministratori della cosa pubblica.

domenica 29 luglio 2012

Le dieci (scomode) domande a Beppe Grillo dal movimento 6 stelle


Perché non esiste con voi nessun tipo di dialogo e contradditorio, nemmeno in rete?”. Inizia così il decalogo che Cento in Movimento rivolge a Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, fondatore assieme al blogger genovese del progetto politico Cinque Stelle.
Il gruppo di ex grillini era stato defenestrato dal proprio leader a marzo. Si era quindi riorganizzato, a causa della diffida legale a utilizzare nome e marchio “certificati”, con un nuovo nome – “Cento in Movimento” – e un nuovo simbolo, con sei stelle, una in più di prima, quella della coerenza.
Ora i reprobi a sei stelle si vogliono togliere qualche sassolino dalla scarpa. O quantomeno cercare di capire perché il loro cammino insieme a Grillo è stato bruscamente interrotto. Lo dicono chiaramente in calce alle dieci domande che pongono sia a Beppe Grillo che al suo mentore, Gianroberto Casaleggio, la mente che disegna le strategie politiche all’interno del Movimento: “non siamo una lista “civetta” – scrivono – che vuole approfittare del momento, come faranno in tanti o peggio, ispirati da meri obiettivi di interesse personale per creare chissà cosa”. Ma si tratta, invece, di “cittadini ed attivisti del MoVimento 5 Stelle, diffidati quattro mesi fa da Beppe Grillo, all’uso del simbolo ed ancora oggi non ne conosciamo il motivo”.
1. Perchè non esiste con voi nessun tipo di diaologo e contradditorio, nemmeno in rete?

2. Chi sono le persone che formano lo "Staff", come vengono scelte e chi le gestisce?

3. Come mai il Portale non è ancora attivo?

4. Che rapporti, oltre a quelli personali, lega Grillo alla Casaleggio & Associati?

5. Come e da chi vengono decisi i post e le espulsioni?

6. Perchè gli stranieri legalmente sul suolo italiano non possono iscriversi al M5S?

7. Come pensate di scegliere le persone da candidare alle prossime elezioni politiché? Con quali strumenti?

8. Come verrà redatto il programma nazionale del M5S? Da Chi? Quando?

9. Come pensate di spegnere le derive a volte violente di alcuni che scambiano la rete per un ring?

10. Ed infine ... si va o no alle elezioni del 2013?

tratto da: http://isegretidellacasta.blogspot.it/2012/07/le-dieci-scomode-domande-beppe-grillo.html?utm_source=feedburner&utm_medium=email&utm_campaign=Feed:+blogspot/BOqVu+%28I+segreti+della+casta+di+Montecitorio%29

mercoledì 25 luglio 2012

La riforma Fornero: tutti i nuovi modi di assumere il personale




La riforma Fornero: tutti i nuovi modi di assumere il personale

 Il prof. Lanotte ha spiegato le novità su contratti e licenziamenti di una riforma del lavoro pensata nel segno della rigidità

Una sala gremita è stato il risultato della chiamata di CNA alle imprese per il seminario informativo dedicato alla "Nuova riforma del lavoro", che insieme al prof. Massimo Lanotte, associato di Diritto del Diritto del Lavoro all'Università di Modena e Reggio Emilia, ha passato in rassegna le principali novità su contratti e licenziamenti e tutte le nuove indicazioni della Legge Fornero.
"Per le imprese è fondamentale capire come cambia la gestione del personale con l'entrata in vigore della Riforma Fornero del 18 luglio - ha detto il vicepresidente di CNA Reggio Emilia Nunzio Dallari nel suo discorso introduttivo - per questo come CNA ci siamo attivati subito per fornire un aggiornamento utile e concreto, fermo restando che siamo convinti che sia necessario un primo periodo di sperimentazione per valutare gli effetti della Riforma ed eventualmente aggiustare il tiro perché il cambiamento sia davvero efficace". "Nel testo della riforma - ha aggiunto la responsabile CNA Area Legislazione del Lavoro Magda Spagni - ci sono ancora alcuni punti da chiarire. Ciò che è chiaro è che in generale con questa Riforma è stata ridotta la flessibilità nel mondo del lavoro. La norma è già oggetto di proposte di modifica, ma al momento va applicata nella sua interezza".

La parola è passata poi al prof. Massimo Lanotte che ha svelato tutte le novità delle principali tipologie contrattuali "in una riforma che di fatto limita la marginalità operativa del datore di lavoro individuando come forma di contratto subordinato standard il tempo indeterminato a scapito delle forme di lavoro precario".


"La prima novità è l'introduzione di una forma di contratto a termine "acausale" - ha spiegato l'avvocato - la durata non deve essere superiore a 12 mesi, deve essere il primo contratto stipulato e non può essere prorogato. C'è però la possibilità di una prosecuzione di fatto del rapporto oltre la scadenza fino a 30 giorni per contratti fino a 6 mesi e fino a 50 giorni per contratti superiori a 6 mesi, con obbligo di comunicazione al centro per l'impiego entro la scadenza del termine. E ancora ci sono novità sul contratto di apprendistato, che da adesso in poi deve avere durata minima di sei mesi
 Per questo ci sono limiti di assunzione diretta o indiretta come il rapporto di 2 a 3 rispetto alle maestranze specializzate e qualificate in servizio. Inoltre deve esserci la conferma in servizio al termine del 50% degli apprendisti assunti nei 36 mesi precedenti per poterne assumere altri". 
Queste ultime due novità riguardano le aziende con più di nove dipendenti.
paghe_riforma_fornero_2 
Tra i contratti di lavoro subordinato in entrata, l'esperto ha passato poi in rassegna le novità sui part-time, che tra le novità vede l'introduzione del diritto di ripensamento relativamente alle clausole flessibili ed elastiche, secondo le modalità previste della contrattazione collettiva, e sul lavoro intermittente o a chiamata, che si potrà usare solo per esigenze previste dai contratti collettivi o con soggetti con più di 55 anni e meno di 24 anni. "Anche per il lavoro a progetto sono previste restrizioni - ha continuato l'esperto - non si può più prescindere da un progetto specifico che deve essere funzionalmente collegato a un risultato finale da indicare nel contratto, non si possono assegnare compiti esecutivi e ripetitivi, pena la trasformazione del contratto a progetto in un contratto di lavoro subordinato".

Alla parte sui contratti è seguito l'approfondimento sul capitolo "licenziamenti". "Vengono dichiarati nulli i licenziamenti discriminatori, a causa di matrimonio, delle lavoratrici-madri e per motivo illecito determinante" ha spiegato l'esperto aggiungendo poi che al lavoratore licenziato ingiustamente o per motivi discriminatori spettano la reintegrazione in servizio e il risarcimento del danno.

Invece nei casi di giustificato motivo oggettivo, il caso va portato davanti alla Direzione Territoriale del Lavoro per una nuova procedura chiamata "conciliazione obbligatoria preventiva" che serve ad accertare il motivo del licenziamento e a ricomporre eventualmente la controversia. In caso di esito negativo, avviene il licenziamento. In caso contrario, il lavoratore accede agli ammortizzatori sociali e viene affidato ad un'agenzia per il ricollocamento professionale.

Infine, per evitare le cosiddette "dimissioni in bianco", le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto durante il periodo di gravidanza (in caso di lavoratrice) o nei primi 3 anni di vita del bambino (lavoratrice e lavoratore) devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del Lavoro, mentre per tutte le altre ipotesi di dimissioni o risoluzione consensuale del rapporto, la convalida potrà avvenire presso la Direzione Territoriale del Lavoro, presso i Centri per l'impiego competenti ovvero mediante sottoscrizione di apposita dichiarazione apposta in calce alla ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro.

lunedì 18 giugno 2012

Legge sull'ABORTO, L. 194/1978

 
 
 Mercoledì 20 giugno la Corte Costituzionale dovrà pronunciarsi sulla compatibilità o meno della legge 194/78, cioè quella che regola il ricorso all'aborto, con gli articoli 2 e 32 della Costituzione italiana che tutelano rispettivamente i diritti inviolabili dell'uomo e la salute, su richiesta di un giudice tutelare di Spoleto.
 
Il magistrato umbro ha basato il suo ricorso su una sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea che, secondo la sua interpretazione, equiparerebbe di fatto gli embrioni umani all'essere umano vero e proprio, stabilendo quindi il principo che qualunque tutela per il secondo dovrebbe essere estesa anche ai primi.
Nel caso in cui passasse questa intepretazione il ricorso all'interruzione di gravidanza diverrebbe incostituzionale e la 194 crollerebbe.


Non si è abortisti o a favore dell'aborto, ma della libera scelta.
L' aborto è una scelta personale, non un dibattito politico.
L'ABORTO TERAPEUTICO E' UNA SCELTA PERSONALE CONDIVISIBILE O MENO.

L'ABORTO PER COMODO, E' SOLO UNA SCELTA.

COME BERE ALCOLICI OLTRE IL LIMITE CONSENTITO PRIMA DI PRIMA DI METTERSI ALLA GUIDA.

E' CHIARO CHE VI SONO CASI LIMITE, COME AD ESEMPIO IN CASO DI STUPRO O VIOLENZA PRIVATA, MA SONO APPUNTO CASI-LIMITE, QUINDI ECCEZIONI ALLA REGOLA GENERALE.

A MIO AVVISO LA REGOLA DEV'ESSERE CHE:

ART. 1 L'ABORTO PER MOTIVI DI SALUTE DEVE ESSERE CONSENTITO.
ART. 2 L'ABORTO PER SCELTA ECONOMICA, SOCIALE, O DI COMODO, NON PUO' ESSERE CONSENTITO DALLA LEGGE DELLO STATO ITALIANO.

L'ABORTO PER COMODO, INFATTI, (ES. PERCHE' MI SONO DIMENTICATO/A DI USARE CONTRACCETTIVI) NON PUO' ESSERE AMMESSO, SALVO CHE IN CASI ECCEZIONALI, CHE DEVONO TUTTAVIA ESSERE PREVISTI PER LEGGE, E COMUNQUE IN OGNI CASO RICONDOTTI AL PRUDENTE APPREZZAMENTO DEL GIUDICE.

SONO D'ACCORDO COL GIUDICE DI SPOLETO.
CHIARIAMO INCONTROVERTIBILMENTE IL PUNTO E DECIDIAMO SALOMONICAMENTE E UNA VOLTA PER TUTTE SE L'ABORTO PUO' O DEVE ESSERE CONSENTITO.

DOPODICHE', SMETTIAMO DI PARLARNE.

ACCETTIAMO CHE AL MONDO CI SIANO SITUAZIONI LIMITE PER CUI E' NECESSARIO PORRE FINE A UNA SPERANZA DI VITA.

PER NON PORRE FINE A DUE VITE INSIEME. MADRE E FIGLIO.

CHI E' ONESTO INTELLETTUALMENTE CREDO CHE NON POSSA SOSTENERE IN COSCIENZA E MORALE ETICA CIVILE, CHE SE UNA DONNA E' STATA STUPRATA DEVE PER FORZA METTERE AL MONDO UN FIGLIO DI UN DELINQUENTE, SE NON SE LA SENTE.

NON POSSIAMO PRETENDERLO.
 POSSIAMO DIRE, DA CREDENTE DI UN DETERMINATO SENTIRE RELIGIOSO, IO PERSONALMENTE NON ABORTIRO' MAI. NEMMENO IN QUEL CASO; MA COMUNQUE LASCIARE UNA VIA D'USCITA NETTA E CHIARA RITENGO SIA D'OBBLIGO.

PERCHE' LA SCELTA DI NON ABORTIRE MAI IN NESSUN CASO,  QUESTA E' UNA SCELTA PERSONALE, CORAGGIOSA E COERENTE, DISINTERESSATA.

MA NON POSSIAMO NEMMENO PENSARE SERIAMENTE DI IMPORRE IL NOSTRO SENTIRE RELIGIOSO A TUTTI, ANCHE A COLORO CHE NON CREDONO CHE LA VITA DI UN FETO ABBIA LO STESSO VALORE DI QUELLA DELLA MADRE.

NON SO CHI SIA IL GIUDICE DI SPOLETO, MA A LUI O LEI VA TUTTA LA MIA STIMA.

 
ASPETTO UNA VOSTRA PAROLA IN MERITO.

domenica 17 giugno 2012

La mia Patria: l'Italia, l'Emilia, Modena.




A me poco interessano la Gloria, il Potere o il Vil Denaro.
Chi mi conosce personalmente QUESTO LO SA BENE.

Il fatto è che sono STANCA di come vanno le cose.
Questa società in cui viviamo NON mi piace. Non è il mondo che vorrei. E non è vero che è l’unico o anche solo il migliore dei mondi possibili.
Lo diceva anche Voltaire ne “Il Candido”.
Smettiamola di pensare che solo perché le cose vanno in un certo modo da quando ne abbiamo memoria, questa possa essere l’unica maniera di vivere.
Non è il mondo che desidero per i miei figli, sempre se ne avrò, per la mia Famiglia e per gli Amici.
NON meritiamo un mondo MIGLIORE? Più giusto? Più EQUO?

Martin Luther King diceva: “I HAVE a DREAM”.
E negli USA ci hanno creduto, hanno LOTTATO per cambiare le cose.
Non dico che l’America sia perfetta, non avrà i nostri problemi ma ne ha sicuramente tanti altri.
Ma presenta alcuni caratteri che a NOI come ITALIA mancano. Quali?
Patriottismo, l'Amore e l'Orgoglio per la Patria e il principio che con una buona idea puoi far fortuna e cambiare vita.
In Italia la vita la cambi in peggio, oppure se vinci al Superenalotto, se ti arriva un’eredità cospicua o per matrimonio di convenienza (inclusa “separazione di convenienza”).
Voglio dire che a casa nostra vige una regola non scritta di IMMOBILISMO Sociale.
Poi non ci sorprendano le Olgettine o le Escort.
Nessuna sorpresa e nessun falso moralismo, per favore.
Non condividiamo? Certo che no.
E’ amorale? Ovviamente sì.
Ma non chiudiamo gli occhi e infiliamo la testa sotto la sabbia per non vedere che razza di brutto mondo è l’Italia, adesso.
A questo punto molti di Voi diranno: se non ti sta bene la Corruzione, il Qualunquismo e la mancanza di moralità ed Etica odierna, l’asservimento al Vil Denaro e le Logiche di Potere, chi te lo fa fare di rimanere?
Vai in America o in Germania o in Gran Bretagna dato che pensi siano posti così splendidi.
Invece no.
Cari Italiani, io non lo credo e non me ne vado.
E sapete perché? Perché a ME il mio PAESE piace.

Perché non c’è solo la "muffa" di cui sopra. C’è anche bellezza, creatività, cultura, speranza e Fede nel Mio Paese.
Io AMO casa mia. 
Ma sono abbastanza onesta intellettualmente con me stessa da ammettere le storture e le brutture. Non chiudo gli occhi davanti al male moderno. No.
Questo l’ho imparato dal mio nonno materno.
Lui che era orfano di madre,  e poi di padre, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, si è ritrovato solo a dover pagare la quota ereditaria a ben quattro sorelle, per non dover svendere la Sua terra, quella che gli avevano lasciato i genitori e prima ancora i suoi avi.
Nessuna di loro voleva la terra, volevano solo i soldi.
La situazione era dura, anzi no. Era durissima. E pensate si sia arreso? No miei cari compatrioti, affatto.
Ha lavorato con la furia del Diavolo e la forza dell’Intelligenza per risanare i conti.
E non ha venduto nulla ai vicini. Anzi. Dopo qualche anno ha espanso la terra e ha continuato ad espandersi, senza mai perdere un colpo.
Quante volte mi ha raccontato questa storia...
Verso al fine, la demenza senile l’aveva un po’ rimbambito…!
Ma il succo della vicenda non cambia.
LUI non si è arreso.
Non ha detto: vendo tutto e ricomincio da un’altra parte, in città magari.
NO. Lui ha scelto la strada DIFFICILE.
Si è intestardito a rendere fertile una terra che era dura e pareva sterile.
Ha fatto fortuna ed è diventato benestante.
Ma nonostante ciò, vedendolo all’apparenza lui sembrava sempre una persona umile come prima.
Anche se aveva le tasche piene di denari.
Perché? Perché Lui ricordava cosa voleva dire soffrire la fame e tirare la cinghia e si era ripromesso che mai più avrebbe fatto patire a se stesso, a sua moglie e ai suoi figli, ciò che avevano dovuto patire per tirarsi fuori dalla melma della Crisi economica post-bellica.
Lui era Italiano. Noi siamo Italiani. 
Ricordiamoci della Fierezza del nostro Paese: paese di Eroi, paese di Scienziati, di Inventori, di Artisti.
Paese di Imprenditori, piccoli, medi e anche grandi.
E risolleviamoci.
Prima degli altri Noi Emiliani.
Perché mio Nonno Giuseppe era Emiliano prima di tutto.
Di un paesino del nostro Appennino Emiliano.
Era forte, spietato nelle sue decisioni, ed era onesto, pure troppo. 
Corretto. Idealista, anche.  
Cinico negli affari, ma tenero di cuore se un vicino lamentava causa malattia di non poter pagare un debito. 
Generoso con chi e quando ne aveva bisogno. 
Ma SPIETATO con i FALSI, gli IGNORANTI, gli INVIDIOSI e i CATTIVERIOSI in genere.
Ora mio Nonno purtroppo non c’è più.
E’ passato all’altro mondo.
Ma mi, CI ha passato il testimone.
TOCCA A NOI SALVARCI.

“AIUTIAMOCI CHE DIO CI AIUTA”. 
Dico solo questo.

domenica 10 giugno 2012

EMILIANI: "Non ci pieghiamo e non ci spezziamo!"






 L' EMILIA ROMAGNA è una Regione splendida, di Lavoratori Instancabili, Onesti e Inflessibili.
Siamo CREDENTI: in DIO, nel Prossimo o nei Valori Civici...
o in tutte e TRE le COSE.

Ma ciò che è importante è che siamo tutti in un modo o nell'altro Credenti in Qualcosa
Soprattutto nel detto: "Aiutati che Qualcuno ti aiuta!"

Abbiamo CORAGGIO, CUORE e CARISMA. NON SIAMO SEMPRE nati QUI...  
A volte siamo adottati,veniamo da FUORI, ma venendo qui troviamo una Casa, un Paese e Concittadini pronti ad accoglierci, basta rispettare le regole della convivenza civile. 
IL RISPETTO è ESSENZIALE.
Voglio dire che il Disastro del Sisma non è dovuto a VENDETTA DIVINA, come abbiamo letto su WEB, per i nostri PECCATI. Ma piuttosto, da appassionata e fervente credente è frutto casomai del Diavolo, che vedendo quanto noi non abbassiamo la testa, continua a colpirci, più incattivito che MAI. 
Perchè sa che vinceremo NOI, ma tuttavia, non si rassegna e cerca di fiaccare il nostro spirito con la PAURA. PAURA che abbiamo, ma che AFFRONTIAMO con Coraggio, ogni volta che usciamo di casa per riprendere le nostre faccende quotidiane. 
Ogni volta che Ci diciamo: "Coraggio, passerà anche questa!"
O come si suol dire dalle nostre parti: "TIN BOTA!"

NOI CI RIALZEREMO. LO SO. NE SONO CERTA.
Perchè?  COME FACCIO A SAPERLO?

Tranquilli non sono una medium, non ho poteri mistici e non sono imparentata nemmeno alla lontana con Vanna Marchi. 
Ci mancherebbe.
Non sono "Nostradamus", questo è certo e non ho poteri occulti. 
Ma dico che CI RIALZEREMO perchè ABBIAMO la VOLONTA' INTEGERRIMA di FARLO. 
E lo FAREMO senza SE e senza MA.

sabato 9 giugno 2012

Festa PRO Comuni terremotati: raccolti 12.000 euro solo a MODENA



8 Giugno 2012.
Parco Ferrari, Modena

Presso FESTA del PD sono state servite 1393 persone, da circa una ventina di camerieri volontari. 
Io ero fra questi. 
L'unica RAGAZZA giovane tra adulti, persone più mature e Giovani (Uomini). 
E' rimasto questo del Vero spirito VOLONTARIO? 
A parte chi si trova nei campi  con la protezione civile??
Bada ai fatti tuoi? E andrà tutto bene?

Che vergogna. Ripeto: che Vergogna per il mio stesso sesso essere cadute così in basso. 
Gli Uomini OGGI sono più generosi. Noi donne guardiamo il portafoglio, la bella macchina, il fisico da Divo, la celebrità?
E in cosa di grazia siamo poi così diverse dalle Olgettine del Cavaliere?

Che delusione.  Niente falso moralismo, giuro.

Il Femminismo è morto e nemmeno ce ne siamo accorte.
Come che il Volontariato sia solo per chi è in certi enti, quindi un'etichetta come un'altra e NON debba essere una necessità per il buon funzionamento della Società Civile.

sabato 26 maggio 2012

La Solitudine dei piccoli




 La Solitudine dei PICCOLI?

Si tratta dell'ABBANDONO delle Piccole e Medie Imprese da parte di Stato e Enti Locali, che vengono strozzate da Tasse, Debitori che non pagano, Banche impaurite che non fanno più prestiti e Burocrazia...

Si tratta della SPINA DORSALE Italiana che si sta SPEZZANDO sotto questo PESO divenuto via via sempre più INSOSTENIBILE.

Che la situazione SI SIA AGGRAVATA TANTO da arrivare al punto di rottura è sotto gli occhi di tutti.

Lancio un Appello, come Figlia Primogenita di un Piccolo Imprenditore Modenese:

CHI PUO' fare QUALCOSA per sbloccare la situazione LA FACCIA SUBITO!
BASTA ai Suicidi per la CRISI.
BASTA Depressione, Stress, Stanchezza e Rabbia.
BASTA BASTA BASTA.


Come ve lo deve dire la Cittadinanza??!!

Ogni giorno aprendo il giornale,leggo che qualcuno si è:

1) Sparato

o
2) Buttato giù dalla finestra
o

3) Buttato giù dal balcone
o ancora

4) Buttato giù dal terrazzo

Volete arrivare alla Rivoluzione armata coi forconi??!!

La crisi non è un argomento fastidiosamente attuale di cui discutere pigramente davanti a un Talk Show!
 

E' Reale, succhia la Vita delle Persone e le priva della Volontà di continuare a Lottare per la Sopravvivenza, della Gioia di vivere e lascia solo VUOTO E DEPRESSIONE, ANSIA E PAURA DELL'IGNOTO.

DA DOMANI VOGLIO, dico VOGLIO e NON DESIDERO , VORREI o sarebbe AUSPICABILE...!

VOGLIO LEGGERE sul GIORNALE RISPOSTE CONCRETE alla CRISI. 


BASTA TERGIVERSARE.

IL TEMPO delle CHIACCHIERE è FINITO, siamo STANCHI.

E' il MOMENTO di DARE RISPOSTE CONCRETE, SIGNORI AMMINISTRATORI.

NOI ONESTI CITTADINI NON CI ACCONTENTEREMO PIU' di PROMESSE NON MANTENUTE!
E SE NON AVETE, COME l'ATTUALE GOVERNO di SUPERTECNICI, ALCUNA IDEA CONCRETA da cui PARTIRE per CAMBIARE le COSE e DIMINUIRE SPRECHI e TASSE:

BENE, VI riporto un PRIMO INDIRIZZO a cui VENIRE A CHIEDERLE SE AVETE DAVVERO la VOLONTA' di FARE QUALCOSA PER NOI CHE VI ABBIAMO ELETTI!
 




ABBIATE il CORAGGIO di CAMBIARE!

SE NOI, EMILIANI TERREMOTATI, CI TIRIAMO SU le MANICHE della CAMICIA Yves San Laurent e RICOSTRUIREMO, SIATENE CERTI, MATTONE per MATTONE il NOSTRO TERRITORIO...

 VOI da PARTE VOSTRA FATE lo STESSO, RICOSTRUITE PEZZO per PEZZO, la FIDUCIA negli AMMINISTRATORI della RES PUBLICA, DATE l'ESEMPIO, SIATE VOI per PRIMI in ITALIA gli EROI della NOSTRA SOCIETA' CONTEMPORANEA!

Rendeteci ancor più Fieri di appartenere a questa splendida Regione, l'Emilia Romagna.

venerdì 25 maggio 2012

TERREMOTO in EMILIA, ovvero l'alba di una nuova era









Da quando alle ore 4.40 del mattino il 20 maggio 2012, la Terra Emiliana ha iniziato a tremare, la Nostra vita non è più stata la stessa.


Non è solo per Chiese, Scuole ed Edifici pubblici e non, sventrati come fossero stati sottoposti a bombardamenti, ma proprio per la Nostra Vita, il nostro modo di vivere la quotidianità.



Vedo madri e figlie tremare al minimo accenno di tremore, vedo padri di famiglia piangere per una situazione divenuta insostenibile ormai arrivati al punto di tracollo.



Ma vedo anche tante piccole storie non raccontate di generosità e altruismo, di persone che "fanno rete" e vengono da vicino e da lontano per aiutare gli altri ad affrontare l'emergenza.



Vedo persone stanche, disperate, afflitte dal dolore e dalle preoccupazioni per un domani ignoto, che fa paura.



Vedo poi persone coraggiose donare un sorriso, un incoraggiamento e una parola di conforto a queste persone.



Non per forza l'aiuto dev'essere quello meramente materiale, che certo è sicuramente quello di prima necessità.

Ma a volte e anche spesso, un sorriso o una battuta per sdrammatizzare aiutano più di tanti discorsi pomposi. 


La gente che ha realmente bisogno riesce a vedere al di là dell'apparenza e capisce al volo l'intenzione della persona che sta dietro a una parola, a uno sguardo o a un gesto.



Con questo tipo di pubblico, il Politico di turno viene smascherato nelle sue reali intenzioni: occorre Fiducia, ma la Fiducia va conquistata e meritata coi fatti anzichè con la Demagogia, perchè i vuoti discorsi se non sono supportati dai fatti non interessano a nessuno, e la spettacolarizzazione del Disastro, una volta finita la novità, rimane quello che è: qualcosa di cui parlare e non qualcosa che rimane dentro, che sconvolge e cambia l'interiorità di chi ascolta, ma piuttosto solleva un polverone, che quando scompare lascia il mondo intatto.



Ciò che CI occorre, a mio modesto avviso, non è nè polverone mediatico nè, nemmeno, grandi slogan di aiuto che poi si spengano appena appaia all'orizzonte una notizia migliore, più nuova.



Occorre qualcuno che sposti un sassolino, magari, solo uno, ma che passato il polverone, risulti effettivamente smosso, non più nel medesimo posto.



Perchè la maggioranza delle volte è proprio vero che: "Le cose cambiano perchè tutto permanga eguale" cit. di un noto filosofo.



Perciò concludo dicendo: "Coraggio Amici Emiliani, troviamo il CORAGGIO per cambiare l'Italia!"



Cambiare noi stessi è il primo passo per fare un Paese vero, quello che ognuno di Noi vorrebbe ma non vede. 



Parafrasando ciò che disse un noto personaggio del novecento, discutibile, questo è vero, ma che distrusse le mafie, diciamo insieme: 



Alziamoci.... e Partiamo!

sabato 28 aprile 2012

Nuovi invisibili della società contemporanea




Chiusi i canali istituzionali, non rimane altro che appellarsi alla cittadinanza Modenese da sempre generosa nel momento del bisogno e disposta ad aiutare chi si trova in difficoltà.
Ho sempre pensato che alla fine sarebbe toccato ai Cittadini Modenesi che hanno a cuore la Cultura doversi far carico della responsabilità di trovare finanziamenti per l’Accademia.
Quello che forse fa meno notizia ma che ritengo un elemento di non secondaria importanza è il fatto che se non si trovano i fondi, tre persone, il 30 giugno rimarranno senza lavoro.
Nei momenti di crisi economica è diventata purtroppo quotidianità vedere persone perdere il posto dall’oggi al domani.
Ciò non significa che questo non sia un altro importante motivazione per non farsi carico delle responsabilità che deriverebbero dall'eventuale chiusura dell’Accademia.
Coloro che non risentono della crisi economica potranno liquidare questo fatto sotto la dicitura di “danni collaterali: per quanto mi riguarda mi rifiuto di pensare che si possano liquidare persone con vite, affetti, speranze per il futuro sotto questa orribile dicitura, annullando la personalità.


Forse aiuterebbe identificarle con i loro nomi: si tratta di (uso nomi di pura fantasia) Marzia, Carlotta e Milena.


Tre giovani donne che si ritroveranno senza lavoro: rispetto a questo cosa pensare?


Tutti coloro che fanno parte del Comitato si battono non solo e unicamente per preservare la fruizione pubblica di un patrimonio librario multidisciplinare ingente, ma anche per mantenere il posto di lavoro a queste tre persone, due Impiegate Amministrative e un'Archivista.


Le ho conosciute di persona, sono stata con loro per alcune settimane mentre si occupavano dei loro compiti quotidiani, fiduciose che la situazione si sarebbe risolta in qualche modo.


Quando a volte comincio a  sentire pesante il fardello del “Progetto di Salvataggio” che mi sono posta autonomamente sulle spalle, penso a loro, ai loro sguardi pieni di speranza dal primo giorno in cui sono arrivata in Accademia: raddrizzo le spalle e continuo a lavorare, a scrivere, a telefonare…
Ho letto da qualche parte, non ricordo dove, che i momenti di difficoltà possono tirare fuori il peggio da alcuni piuttosto che il meglio da altri.
Cerco di tener vive in me queste parole, per cercare di fare la differenza, in un mondo come quello di adesso, asservito alle Legge del “Vil Soldo”, in cui persino il volontariato a volte viene impiegato per il raggiungimento di un bieco secondo fine.


Sono convinta che non sia sempre così in tutto il mondo, che ci siano ancora persone che credono nei valori, nell’etica e che non scendono a compromessi pur di mantenere la propria integrità morale
Probabilmente non saranno mai ricchi né potenti e altrettanto probabilmente verranno dimenticati.
Ma saranno invece ricordati da tanti altri come i “Nuovi invisibili della Società Contemporanea”.


Dott.ssa Monica Pradelli,
Promotrice del Comitato “Save the Academy”

domenica 22 aprile 2012

La Provincia di Modena non darà supporto ad Accademia


Articolo tratto da Gazzetta di Modena, 20 aprile 2012


Aggiornamenti dalla Vs. Blogger per Caso/Necessità

La Provincia di Modena ha negato qualsiasi sostegno sia ECONOMICO CHE NON all'Accademia S.L.A.

Ormai l'unica speranza di sostegno dagli Enti Locali rimane il Comune di Modena e altri Comuni della Provincia Modenese; penso a Castelnuovo Rangone, Spilamberto, Vignola, Serramazzoni, Prignano, Palagano, Montefiorino, Zocca, Guiglia, ... Insomma a tutti i Comuni che hanno dato i natali a molti di coloro che sono stati membri storici dell'Accademia, ai tempi denominata "Accademia dei Dissonanti". 

Mi si potrebbe chiedere: "Chi sono?"

Si tratta del Marchese Luigi Rangoni, Ludovico Antonio Muratori, Lazzaro Spallanzani... e molti, molti altri, solo per citarne alcuni tra i più noti.

Questo è sicuramente un duro colpo, non lo nego, in quanto un segnale anche minimo di solidarietà sarebbe stato apprezzato e avrebbe contribuito al morale di quanti come la sottoscritta stanno impiegando tempo, energie e risorse per salvare la Biblioteca, vera e fondamentale ricchezza dell'Accademia.

Questo fatto pur intristendoci e dando ulteriore prova del degrado culturale che ormai segna le nostre terre e i nostri Amministratori, non ci fa demordere dal perseguimento del nostro obiettivo


Raccogliere un minimo finanziamento 
per poter sostenere l'Accademia 
fino all'arrivo dei Fondi Europei 
che possano rendere l'ente culturale finanziariamente autonomo 
dai contributi degli Enti Locali

lunedì 16 aprile 2012

Accademia di Scienze Lettere e Arti verso la chiusura?







Occorre chiedersi perchè il Presidente Taddei desideri chiudere.

Buoni motivi per non farlo:



1) Abbiamo raccolto in poche settimane 2500 firme grazie alla collaborazione della Gazzetta di Modena;

2) è attiva la campagna "DONIAMO IL 5 PER MILLE ALL'ACCADEMIA;

3) Il Comitato "Save the Academy" ha superato i 1200 aderenti;

4) I giornali locali pubblicano quotidianamente notizie ogni su Accademia;

5) La Politica si sta finalmente muovendo e con lei la Fondazione Cassa di Risparmio di Modena;

 6) A Ottobre si potrebbe presentare un progetto europeo chiamato "Eurocitynetwork" per ottenere Finanziamenti Europei.




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Se chiudesse: Cosa succederebbe?

Libri di valore storico-letterario straordinario sarebbero devoluti ai Soci Ordinari e di conseguenza non sarebbero più a disposizione della collettività come previsto per Statuto dell'Ente.